U.F.O.
In alcuni articoli precedenti ci siamo occupati dei misteri legati al Triangolo delle Bermuda e ad altre zone della Terra caratterizzate da anomalie elettromagnetiche e gravitazionali di varia e a volte sconosciuta natura.
Una delle tante teorie che tentano di dare una spiegazione alle numerose sparizioni di navi e aerei con i loro carichi di persone, animali o cose è legata ad un fenomeno che merita uno studio a parte: gli U.F.O.
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U.F.O. ieri e oggi
Il fenomeno degli U.F.O. - acronimo anglosassone di Unidentified Flying Objects, tradotto nelle lingue di derivazione latina con O.V.N.I.,Oggetti Volanti Non Identificati - propriamente detto nasce nel dopoguerra, precisamente il 24 giugno 1947 allorché l'uomo d'affari statunitense Kenneth Arnold avvista «una serie di piatti o dischi lanciati sull'acqua» nei pressi del monte Rainer.
Tuttavia la cronologia degli «avvistamenti» sembra essere ben anteriore al 1947 e perdersi nella notte dei tempi. Alcuni studiosi sottolineano la possibilità che già i testi dell'antichità - dalla Bibbia all'Aramayana (India, I sec. a.C.), dai Manoscritti del Mar Morto (I sec. a.C.) agli Annali di Giuda (839) - contengano più o meno sotto metafora le cronache di misteriosi avvistamenti. Non abbiamo qui lo spazio per approfondire queste ipotesi, ma chi volesse può collegarsi ai numerosi siti internet in tutte le lingue che trattano l'argomento.
Prendendo come punto di partenza il 1947 per giungere ai nostri giorni, osserviamo che si alternano periodi ricchi di avvistamenti con altri di scarsa o assente casistica. Si parla così di «ondate» di avvistamenti e segnalazioni, legate ad una o più aree geografiche.
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Roswell
Pochi giorni dopo l'avvistamento segnalato da Kenneth Arnold, precisamente tra il 2 e il 4 luglio 1947, si colloca l'episodio forse più famoso legato al fenomeno U.F.O.: il «caso Roswell». Forse più noto per il silenzio imposto dal Pentagono (ancor oggi in atto) che per le poche e contraddittorie verità che sono trapelate.
8 luglio: il quotidiano locale Roswell Daily Record pubblica il testo di un documento ufficiale rilasciato dall'addetto stampa della base della USAF di Roswell (ten. Walter Haut) in cui si annuncia il ritrovamento di un «disco volante» precipitato presso Socorro nella proprietà dell'agricoltore MacBrazel che aveva recuperato alcuni rottami ed avvertito lo sceriffo e i militari della base USAF. Il magg. Jesse Marcel, inviato dalla base, esamina i rottami e ne dispone il recupero e il trasferimento presso la base stessa il cui comandante (col. William Blanchard)autorizza il rilascio del comunicato-stampa.
In un lampo la notizia fa il giro degli Stati Uniti e del mondo suscitando una vastissima quanto inaspettata eco. I militari americani si trovano spiazzati e organizzano in fretta un'operazione di copertura: il gen. Roger Ramey, comandante della VIII Armata Aerea stanziata a Forth Worth da cui dipende il 509º Gruppo Bombardieri di Roswell, in una conferenza stampa smantella l'ipotesi extraterrestre «svelando» che si è trattato soltanto di un pallone sonda di cui vengono mostrati i resti. Inizia così quell'operazione di Cover Up che dura tutt'oggi intorno al fenomeno UFO.
I media danno ampio risalto alla smentita del gen. Ramey, ma ciò non impedisce la fuga di notizie circa il presunto ritrovamento degli «occupanti» del disco. In particolare l'addetto alle pompe funebri di Roswell, Glenn Dennis, sosterrà di aver avuto conferma dell'origine aliena degli «occupanti» da una sua amica, infermiera presso la base dell'USAF, presente all'autopsia effettuata sui corpi.
Il Cover Up attuato dai militari americani sortirsce l'effetto di un progressivo affievolirsi dell'interesse intorno al «caso Roswell», nonostante negli anni a venire si verificheranno in tutto il mondo diverse importanti «ondate» di avvistamenti e «incontri» più o meno «ravvicinati».
Soltanto all'inizio degli anni Ottanta, grazie al libro The Roswell Incident (in Italia: Accadde a Roswell) dell'ufologo William Moore e di Charles Berlitz (studioso che, tra l'altro, si è occupato scientificamente anche del Triangolo delle Bermuda), si torna a parlare dei fatti accaduti in New Mexico nel lontano 1947. E nel 1991 si riaprono le indagini, dopo a pubblicazione del libro Ufo-crash at Roswell degli ufologi Kevin Randle e Donald Schmitt. Tornano le voci sui corpi di alieni e relitti di astronavi conservati in varie basi militari americane, congetture che sembrano trovare definitiva conerma nel 1995 allorché il produttore inglese Ray Santilli rivela di possedere vari filmati militari segreti riguardanti il recupero del disco di Roswell e le autopsie di due extraterrestri. Sull'autenticità dei filmati vi sono opinioni discordanti. C'è anche l'ipotesi che siano gli stessi militari ad averli realizzati per poi rivelare la truffa e screditare, così, ogni seria indagine sul fenomeno U.F.O. Comunque, nonostante il cover up, sul «caso Roswell» vi sono delle certezze:
- un «oggetto volante» è precipitato presso Roswell nel luglio 1947 e i militari, come dimostra il comunicato ufficiale, lo hanno recuperato;
- il col. Blanchard viene duramente rimproverato per aver permesso il rilascio del comunicato senza prima sentire i Comandi superiori. Perché se trattavasi di un semplice pallone sonda?
- vari testimoni asseriscono che i rottami del pallone mostrati dal gen. Ramey non sono i rottami che loro hanno visto;
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Area 51
Molti studiosi o semplicemente interessati al fenomeno UFO ritengono che nella base militare statunitense denominata Area 51, vi siano le prove (relitti o addirittura corpi) dell'esistenza degli extraterresti e che qui si svolga (o si sia svolto) un programma di retroingegneria sugli UFO volto alla sperimentazione di nuovi veivoli. Gli scettici sostengono che i numerosi avvistamenti segnalati nella zona siano imputabili solo alla sperimentazione di nuovi aerei militari (tipo gli Stealth). Il governo USA non fornisce informazioni sull'Area 51, tant'è che essa neanche appare nelle mappe, quantunque si ritenga che si trovi più o meno a 190 km da Las Vegas, nel deserto del Nevada, vicino al Groom Lake e riparata dalle Groom Mountains. La base è estesa per circa 2600 km², è attraversata da strade e bunker, pare si sviluppi per circa 90 piani nel sottosuolo ed ospiti anche un poligono di tiro nucleare.
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Avvistamenti, rapiti e contattisti
La letteratura ufologica è assi ampia, così come vastissima è la casistica degli avvistamenti che vanno, come vedremo più avanti, dalla semplice visione di luci o oggetti in cielo (ad occhio nudo o attraverso i radar)fino all'incontro con entità aliene o al rapimento (abduction) di uomini o animali da parte degli extraterrestri. Come accennato più sopra, si sono verificate negli anni vere e proprie «ondate» che hanno interessato diverse aree del pianeta, ma maggiormente gli Stati Uniti (anche se la recente apertura degli archivi della polizia, delle forze armate e dell'intelligence dell'ex-Unione Sovietica ha rivelato un'altrettanto nutrita casistica con una serie inquietante di analogie con i «casi» avvenuti nell'area occidentale). Di massima si può dire che il fenomeno UFO è stato costante (pur con isolati picchi) per tutti gli anni '50. Varie ondate, alternate da momenti di stallo, si sono succedute negli anni '60. In particolare un'«ondata» ci fu in concomitanza con il black-out del 9 novembre 1965 che colpì New York e il Nord-est degli USA e sullo scorcio del decennio, fra il 1968 e il 1969 (anche gli astronauti a bordo dell'Apollo 11 che il 21 luglio 1969 scesero sulla Luna riferirono la presenza di strani oggetti che avevano «seguito» il volo del modulo lunare). La mancanza di energia elettrica e il mal funzionamento di strumenti meccanici ed elettrici sembra essere una costante nei casi di avvistamenti di UFO. Numerose «ondate» si sono succedute per tutti gli anni '70, al punto da ispirare molta letteratura e cinematografia (chi non ricorda 2001. Odissea nello spazio, Incontri ravvicinati del III tipo, Guerre Stellari, E.T., e altre celebri pellicole?). Fasi alterne negli anni '80, '90 e fino ai nostri giorni. L'episodio recente più eclatante è quello avvenuto in Messico il 5 marzo 2004: Un aereo militare impegnato nella lotta ai narcotrafficanti, durante una ricognizione ha individuato 11 sfere volanti che si muovevano apparentemente in formazione ad elevatissima velocità. Le sfere non sono state rilevate visivamente, ma attraverso segnali radar e attraverso l’impiego di una videocamera sensibile ai raggi infrarossi (Sistema di Immagine Termica FLIR). Secondo la testimonianza dei piloti le sfere avrebbero addirittura seguito l’aereo per un certo tratto. Le autorità messicane hanno consegnato ai giornalisti il video che riprende le insolite sfere volanti.
Parallelamente agli avvistamenti si sono verificati nel mondo(dal 1947 ad oggi) anche presunti «rapimenti» da parte di alieni, da distinguere dai casi dei cosiddetti «contattati» o «contattisti» (il più noto di questi è George Adamski) la cui peculiairtà è l'alone di misticismo che permea la loro esperienza e la loro presunta funzione di depositari di messaggi (per lo più di pace e di fratellanza universale) da parte delle entità aliene. I rapimenti veri e propri, invece, sembrerebbero essere mossi perlopiù da scopi di studio, controllo o addirittura impianto in corpore vivis di minuscole e misteriose apparecchiature di alta tecnologia.
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Joseph Allen Hynek
Vuoi per l'abile operazione di cover up attuata dal governo degli USA e avallata da tutti i governi dell'area occidentale, il fenomeno UFO è stato vieppiù ignorato, se non addirittura deriso, dall'establishment scientifico. In effetti lo stesso è accaduto nei paesi del blocco sovietico e in quelli orientali, a conferma della comune volontà delle istituzioni di insabbiare e delegittimare il fenomeno UFO per timore che l'impatto con una civiltà aliena indiscutibilmente superiore possa creare al livello sociale un disorientamento tale da porre in pericolo le stesse istituzioni, il diritto e i valori che costituiscono le basi della nostra civiltà.
Non sono mancati, però, scienziati che, anche a costo dell'emarginazione, hanno seriamente indagato il fenomeno. Fra questi il più eminente è senza dubbio il prof. Joseph Allen Hynek (1910-1986). Astrofisico, per oltre vent'anni consulente del Project Blue Book dell'USAF sugli UFO. Hynek, Professor Emeritus della facoltà di Astronomia della Northwestern University, ha dato dignità scientifica alla ricerca sul problema ufologico suggerendone la prima classificazione in 6 categorie che porta il suo nome:
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Avvistamenti «a distanza»
1)Luci notturne: fonti luminose avvistate nel cielo notturno la cui traiettoria non è riferibile ad aerei, palloni-sonda, meteore o satelliti artificiali e che sovente danno l'impressione di un comportamento intelligente;
2)Oggetti diurni: corpi di aspetto metallico, di forma prevalentemente circolare e colore perlopiù argenteo, capace di prestazioni che sembrano violare le leggi fisiche conosciute: velocità supersoniche senza il caratteristico bang, arresti improvvisi, stazionamenti in aria, accelerazioni fulminee, virate ad angolo retto senza rallentamento, oscillazioni, rotazioni, perdite di quota a «foglia morta».
3)Radar-visuali: apparizioni sullo schermo radar di bersagli ben definiti, non riferibili a malfunzioni radar né a fenomeni atmosferici, con contemporanea percezione visuale, nello stesso punto del cielo esplorato dal radar, di luci od oggetti insolti del tipo descritto nelle due categorie precedenti.
1)Luci notturne: fonti luminose avvistate nel cielo notturno la cui traiettoria non è riferibile ad aerei, palloni-sonda, meteore o satelliti artificiali e che sovente danno l'impressione di un comportamento intelligente;
2)Oggetti diurni: corpi di aspetto metallico, di forma prevalentemente circolare e colore perlopiù argenteo, capace di prestazioni che sembrano violare le leggi fisiche conosciute: velocità supersoniche senza il caratteristico bang, arresti improvvisi, stazionamenti in aria, accelerazioni fulminee, virate ad angolo retto senza rallentamento, oscillazioni, rotazioni, perdite di quota a «foglia morta».
3)Radar-visuali: apparizioni sullo schermo radar di bersagli ben definiti, non riferibili a malfunzioni radar né a fenomeni atmosferici, con contemporanea percezione visuale, nello stesso punto del cielo esplorato dal radar, di luci od oggetti insolti del tipo descritto nelle due categorie precedenti.
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Incontri ravvicinati
1º tipo: osservazione di oggetto insolito, luminoso, di struttura generalmente circolare, talvolta provvisto di "torretta" o "cupola", silenzioso o, di rado, emettente un suono simile ad un ronzio o ad un sibilo, capace di stazionare in aria, atterrare o decollare con fortissime accelerazioni Osservazione non accompagnata da interazione fra l'oggetto e l'ambiente circostante o i testimoni.
2º tipo: come il precedente, ma con manifestazione di effetti collaterali di interazione con l'ambiente e/o le persone.
2º tipo: come il precedente, ma con manifestazione di effetti collaterali di interazione con l'ambiente e/o le persone.
I più comuni effetti sono:
a)Tracce sul terreno (aree circolari di erba bruciata o piegata a vortice, buche di vario diametro e profondità disposte secondo schemi geometrici.
a)Tracce sul terreno (aree circolari di erba bruciata o piegata a vortice, buche di vario diametro e profondità disposte secondo schemi geometrici.
b)Effetti elettromagnetici(interferenze radio, televisori, bussole, circuiti elettrici di automobili).
c)Effetti luminosi insoliti (p.es.: emissione e riassorbimento lento di luce o fasci di luce).
c)Effetti luminosi insoliti (p.es.: emissione e riassorbimento lento di luce o fasci di luce).
d)Effetti sugli animali (terrore, inquietudine, irritazione...)
e)Effetti sull'uomo(paralisi momentanea, senso di soffocamento, ustioni, disturbi fisici vari come irritazioni agli occhi, nausea, vomito, sonnolenza, etc.)
3º tipo: fenomeni analoghi ai precedenti categorie, ma con contemporanea osservazione di presunti «occupanti». Essi sono descritti di solito come entità animate di aspetto umanoide, di bassa statura (alti poco più di 1 metro), con cranio eccezionalmente sviluppato e dal comportamento ambiguo (a seconda dei casi, fuga, aggressività, indifferenza, cordialità, etc.).
3º tipo: fenomeni analoghi ai precedenti categorie, ma con contemporanea osservazione di presunti «occupanti». Essi sono descritti di solito come entità animate di aspetto umanoide, di bassa statura (alti poco più di 1 metro), con cranio eccezionalmente sviluppato e dal comportamento ambiguo (a seconda dei casi, fuga, aggressività, indifferenza, cordialità, etc.).
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Sul totale di avvistamenti classificati secondo lo schema di Hynek un 23% non è iscrivibile a fenomeni convenzionali riportati come inspiegati e di questo 23% almeno la metà rimane Non Identificato e le spiegazioni più plausibili avvalorano l’ipotesi di Oggetti Volanti tecnologici extraterrestri. Per i rimanenti: il 27% sono fatti dall’uomo, il 23% sono oggetti spaziali, ed il restante 27% sono di natura astronomica.
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Studi recenti propongono una «estensione» della tabella di Hynek inserendo altre 4 categorie per gli Incontri ravvicinati:
4ºtipo:casi di «abduction» o rapimento di testimoni da parte degli occupanti degli UFO;
5ºtipo:casi di «esogamia» cioé unione biologica con esseri extraterrestri (vedasi i presunti casi, da quello di Villas Boas (Brasile) in poi, implicanti supposti rapporti sessuali fra soggetti umani e «occupanti» di UFO.
6ºtipo:morte del soggetto implicato nell'incontro come conseguenza dell'incontro stesso.
7ºtipo:conseguenze su un piano mentale al di là della materia esperite in alcuni casi dai protagonisti degli incontri ravvicinati di 4ºtipo (sviluppo di facoltà paranormali).
6ºtipo:morte del soggetto implicato nell'incontro come conseguenza dell'incontro stesso.
7ºtipo:conseguenze su un piano mentale al di là della materia esperite in alcuni casi dai protagonisti degli incontri ravvicinati di 4ºtipo (sviluppo di facoltà paranormali).
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Tipologia degli UFO
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Tipologia delle razze aliene
Link:
Centro Ufologico Nazionale (Italiano)
NASA (National Aeronautics and Space Administration)
SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence)
CUFOS - Center for UFO Studies
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